Il 19 gennaio 2023, in occasione del consueto caminetto che si è svolto presso il ristorante La Carabaccia, abbiamo avuto il grande piacere di ascoltare l’intervento del professor Federico Napoli, nostro gradito ospite.
Storico dell’arte e autore di monografie e saggi, il professore conduce anche corsi a tematiche storico artistiche e, per l’occasione, ci ha raccontato la storia di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella minore di Napoleone, che con Firenze e la Toscana ha avuto un legame importante.
Nata ad Ajaccio nel 1777, quarta di sette figli, Elisa fu battezzata con il nome di Maria Anna e pare che sia stata proprio lei a volersi cambiare il nome.
“Una donna dal carattere forte che, contro il volere del fratello, il 14 giugno 1797 sposò il capitano di fanteria Felice Baciocchi il quale divenne presto colonnello e poi generale di brigata, pur non amando la carriera militare”, ci ha raccontato il prof. Napoli.
Divenuto imperatore di Francia, Napoleone nomina Felice Baciocchi principe di Lucca e Piombino e, poco più tardi, gli assegna anche il ducato di Massa e Carrara.
“In realtà fu la moglie, che mostrava una grande attitudine al governo, a prendere in mano le redini del principato e infatti nel 1806 fu nominata da Napoleone principessa di Massa Carrara e della Garfagnana e poi, nel 1809, granduchessa di Toscana, (considerata ormai da Napoleone una ‘regione’ della Francia)”.
Elisa Baciocchi Bonaparte all’epoca risiedeva nei pressi di Lucca, nella lussuosa Villa di Marlia, e poi a Firenze, presso Palazzo Pitti, mentre il marito, come comandante delle truppe, abitava nel palazzo della Crocetta (oggi sede del museo archeologico).
“Un rapporto di stima reciproca anche se pare che Elisa avesse delle ‘preferenze’ e che avesse intrecciato un’appassionata storia d’amore con Niccolò Paganini. A Firenze la granduchessa applicò tutte le indicazioni del fratello, tra cui il codice civile napoleonico, favorì l’agricoltura ma soprattutto organizzò a Palazzo Pitti importanti salotti culturali, intrattenendo rapporti con Canova, Bartolini, Sabatelli e ovviamente Paganini”.
Dopo la caduta di Napoleone, nel 1814, gli eserciti anglo-siculi, sbarcati a Livorno, si mossero verso i confini meridionali del principato e la granduchessa fu costretta a fuggire. Elisa si ritirò a Bologna e poi a Trieste; morì a Villa Vicentina nel 1820 e fu sepolta a Bologna.
“A Firenze di Elisa Baciocchi Bonaparte non resta molto. Oltre ad alcuni interventi di ammodernamento realizzati a Palazzo Pitti, come la camera matrimoniale allestita per il fratello dotata di bagno con acqua corrente, non molti sanno che la fontanina del Prato di Ognissanti, che originariamente si trovava in piazza de’ Mozzi, fu fatta costruire dalla granduchessa nel 1810”.
Il professor Napoli ci ha regalato un momento di intrattenimento culturale davvero interessante, grazie al quale abbiamo appreso anche qualche curiosità sulla storia della nostra bella città.
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