Columbus Day 2017

Nasce nel 1948 per merito del sindaco di Firenze, in una città violata dai bombardamenti e scossa dalla guerra, Il Columbus Day significava un nuovo rinascimento per la città. L’evento fu poi interrotto per essere poi riproposto nel 1982 in una nuova veste del Rotary Club Firenze Est.

“Che istituì anche il Premio Columbus” – ricorda Francesco Tonelli, presidente del Rotary Club Firenze Est – “dedicato ai personaggi che nell’arte, nella scienza e nella divulgazione e nella cultura in generale, potessero rappresentare quegli ideali che avevano guidato Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America. Colombo è lo stereotipo di una persona che nasce umile e che crede in qualcosa, e che porta avanti questa passione fino a realizzare il suo sogno.”

Per la comunicazione il premio è andato al giornalista e commentatore Alan Friedman, autore di fortunatissimi libri d’inchiesta e della prima biografia autorizzata di Silvio Berlusconi.

“Accetto con piacere e gratitudine questo premio” – racconta Alan Friedman – “a nome di tutti nell’occidente che vogliono difendere la democrazia, i diritti umani ed i diritti civili che purtroppo oggi sono minacciati.”

Per la scienza lo statunitense Michel Spence,già premio nobel per l’economia, che oggi insegna anche da noi Italia alla Bocconi di Milano.

“Sono molto lieto di essere qui oggi insieme a questo straordinario gruppo di persone” – racconta Michael Spence – “che oggi hanno ricevuto il premio Columbus. Per me è anche un privilegio speciale riceverlo in questa bellissima città, Firenze.”

Per l’impresa Carlo Pizzoccaro direttore di Fidia, l’impresa che è stata risollevata dopo un fallimento, aprendosi ad i  mercati di tutto il mondo in particolare a quello degli Stati Uniti.

“Siamo stati i primi e poi i leader nel settore applicativo delle infiltrazioni al ginocchio in America” – racconta Carlo Pizzocaro, Direttore FIDIA Farmaceutici –  “abbiamo infatti la leadership totale e tecnologica ed i prodotti migliori.”

La serata prosegue a Palazzo Gondi, la famiglia che nel 500 sostenne l’impresa di Giovanni da Verrazzano, molto partecipata l’asta di beneficenza in favore del progetto di recupero della cappella del padre di Pinocchio, Carlo Lorenzini.

“Noi riteniamo sia importante rendere fruibili i posti riconosciuti dello scrittore più importante del mondo” – ricorda Monica Baldi, presidente associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini – “alle Porte Sante dove riposa Carlo Lorenzini occorre intervenire con un’opera di messa in sicurezza del muro di cinta, che richia di far franare l’intera costruzione. Crediamo sia importante che la cappella sia recuperata per renderla visibile a tutti. “

“Tutte le persone che sono state bambini e che hanno conosciuto Pinocchio” – ricorda Francesco Tonelli – “e tutti i bambini che nasceranno e scopriranno Pinocchio, saranno in qualche modo legate al posto dove viene conservato il ricordo di Carlo lorenzini. Tutti loro si uniranno in un messaggio dedicato all’umanità dedicato al fatto che un burattino possa diventare uomo, dedicato alla cooperazione ed alla pace.”

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