Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa: un ricordo, qualche commento, riguardo alla mia presidenza nell’A.R 2012-2013. La prima cosa che mi è venuta in mente, è che mi sono molto divertito! Ho conosciuto personalmente quasi tutti i soci, nel bene… e nel meno bene.
Ho conosciuto meglio il Rotary e sopratutto, è stato messo insieme qualche service. È stato un periodo abbastanza intenso dove non sono mancati casini e contrattempi, ma che tirate le somme è stato un anno positivo, sopratutto per me. Mi ero preparato per tempo frequentando i direttivi dove avevo avuto modo di stupirmi… della poca levatura di tante argomentazioni in discussione e l’assoluta mancanza di SOH dei più, eccetto Nino e il prode Raimondo. Tant’è che per il periodo della presidenza il Direttivo, l’ho consultato ben poco.
Sono stato fortunato a potermi confrontare e consultare con l’allora Governatore Franco Angotti e con il suo assistente Filippo Cianfanelli ambedue davvero costruttivi e simpatici. Grande ospitalita nella nostra casa, il G.H. Villa Medici e grande intesa con il Gran Direttore Gaetano Torino. Divertente collaborazione con lo Chef nel preparare menu interessanti di cui purtroppo, pochi dei nostri soci ne hanno capito il signifi cato. Pollice verso nei confronti dei presidenti degli altri clubs con il quali non c’è stato verso di stabilire alcun genere di collaborazioni fattive per i Services salvo due stiracchiati interclubs e di un viaggetto.
Cosa ricordo? Tanto per cominciare La festa di S.Anna, il tradizionale primo evento importante 26 luglio ove dopo il tradizionale corteo per le vie del centro in Orsammichele, l’allora nostro Sindaco di Firenze Matteo Renzi, ebbe a scipparmi dopo il mio speech il mio motto dell’anno rotariano: Viva l’Italia. Riviva! (mio piccolo vanto) A seguire una interessante serata conviviale con l’avvocato Bevacqua, Diario di una difesa ovvero l’innocenza del mostro ove gli investigatori di allora non hanno spiccato per brillantezza nè per chiarezza…
Molti ospiti di legge a cena. Un interclub d’arte contemporanea con il Brunelleschi per conoscere Francesco Bonami critico d’arte sveglio e simpatico autore di molti libercoli interessanti e Direttore della 50° Biennale di Venezia. Non è mancata un po’ di cultura poetica: l’avvocato Dell’Anno ci ha deliziati declamando i suoi Haiku.
Lo sport estremo: 100 km… a piedi… tra le dune del Sahara raccontato dai protagonisti il Dottor Chieffi , Luca Gatteschi e Peter Fuller in una conviviale con la presenza del giornalista Mario Tenerani. Gli Uffi zi chiudono? Il grande direttore Antonio Natali ci ha raccontato con trasporto e fascinoso eloquio non solo che non chiudono, ma come si amplino. Incontro con l’Architetto Pietro Laureano consulente Unesco per le zone aride la gestione dell’acqua, la civiltà islamica, e gli ecosistemi in pericolo.
Grande serata, con messaggio ecologico che potrebbe essere sviluppato in maniera rotarianemente fattiva e attiva costruendone l’opportunità. 20 novembre Thanksgiving Day organizzato grazie alla fattiva volontà di Stefano Sacchetti al Palagio di Parte Guelfa presente la simpaticissima allora Console Sara Morrison. Siamo coi nostri Marò: conviviale con il Professor Attila Tanzi più che collaboratore con la Farnesina.
Fine dicitore e oltremodo preparato sull’argomento. Interclub con l’ovest a Trieste per Il Barbiere di Siviglia. Molto divertente grazie anche al funambolico architetto Massimo Ruffi lli pure Presidente dell’ACI. Grande investitura del Magistrato Dottoressa Antonietta Fiorillo a socio onorario del nostro club con musica di circostanza e vera commozione della onorata… Mancano le immagini per “vendetta” del fotografo…
Ma l’evento, se così lo posso chiamare, al quale tengo di più è sicuramente quello che ho denominato “Gesto d’Arte“, nato da una idea di Donatella moglie di Benevieri, che ho sviluppato, coinvolgendo Antonio Manzi artista signese di grande personalità, il quale ha dipinto “a gesto” cinque tele in quattro sabati nelle misteriose soffi tte di S. Maria Maggiore grazie alla disponibilità di Don Umberto Rufi no del quale spenderò poi più parole. Le cinque tele di un unico soggetto vagamente pacifi sta… sono fi nite poi ad abbellire l’ingresso del comunistissimo Comune di Lastra a Signa per casuale autonoma decisione del mio successore. Chi ricordo: Donna Diana, immancabile, intramontabile, indomabile presenza, maestra a sua detta di beltà e gusto e sopratutto di etichetta rotariana. Guai a non consultarla ne contraddirla!
Don Umberto sacerdote di grande stile e fi nezza, nostro ospite per i caminetti a canonica sua, con il quale condividevo spesso i sabati mattina per una caffè da Scudieri. Cosa ricordo ancora? Ho ritenuto di non dover consegnare o proporre alcuno per il Paul Harris, decisione che ha contribuito a rendemi ancor piu’ antipatico a non pochi soci… Ho lavorato molto da solo, ma devo ringraziare chi ha collaborato per alcune conviviali: Carlo Morganti, Raimondo P. Ginanni, Pietro Lombardi, Steven Bags alias Stefano Sacchetti, e Gaetano Torino il Gran Direttore. Viva l’italia. Riviva!
Add Comment