Negli ultimi anni il Rotary si è impegnato molto per adeguarsi alla nuova realtà socioeconomica mondiale. Fondato da Paul Harris a Chicago nel 1905, nei suoi 112 anni di storia è continuamente cresciuto fi no a raggiungere 1,2 miliardi di soci e oltre 35.000 club sparsi in tutto il mondo, impegnati in progetti umanitari, tra i quali il fi ore all’occhiello è senza dubbio l’immunizzazione di 2,5 miliardi di bambini dalla polio.
Un’organizzazione così vasta per numero di soci, appartenenti a realtà socio-culturali assai diversifi cate, e per dislocazione, ampia e al tempo stesso capillare in tutti i continenti, deve affrontare grandi problemi di comunicazione. Il Rotary ha sempre curato l’informazione e continuamente accresciuto rete e portata multimediale. Ora, aggiornatosi al nostro tempo e alla comunicazione informatica, dispone di un sito internazionale (per l’Italia www.rotary.org/it); il network comunicativo include trenta riviste regionali tutte redatte in modo autonomo nei singoli paesi (per l’italia pernice@pernicecom.it).
Il sito fa una bella presentazione del Rotary, articolata in cinque punti: “Chi siamo”, “Impegnati con noi”, “le nostre cause”, “i nostri programmi”, “News e attualità”, tra i quali risultano accattivanti ed esaustivi soprattutto le “Cause” (Promuovere la pace, Combattere le malattie, Fornire acqua e servizi igienici, Proteggere madri e bambini, Sostenere l’istruzione, Sviluppare le economie locali), attualissime e che esprimono bene l’essenza dello spirito rotariano e i “Programmi” che mettono in giusta evidenza le attività e le opportunità offerte ai giovani e ai giovanissimi. Le riviste offrono un ampio panorama della vita rotariana internazionale o strettamente collegata al territorio di pertinenza dei vari club. I soci possono utilizzare anche un portale “Il mio Rotary”, dove sono reperibili tool e informazioni di formazione e aggiornamento.
Questo , a mio avviso, dovrebbe essere incrementato, cioè dovrebbe indicare più chiaramente e dettagliatamente i cambiamenti e le innovazioni organizzativi. Sempre per i soci è disponibile un libretto mensile, vero e proprio calendario delle attività dei singoli club, dove sono elencati i luoghi e le modalità delle riunioni. Tutto questo per via informatica. Comunicazione moderna, rapida ed economica , che può però indurre ad una lettura sbrigativa e a qualche svista, tanto che alcuni soci nel nostro distretto non hanno voluto rinunciare al tradizionale “libretto giallo”. Il mio commento personale? Bisogna assolutamente seguire la via del progresso, adeguarsi alle novità del mondo in cui viviamo, ma io quale italianista e latinista, continuo a preferire il cartaceo e durante gli “otia“ utilizzo con vero piacere il “vecchio” libro!
Roberta Bambagini
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