Caminetto con Silvia Baistrocchi e Roberto Scaruffi

“Durante la nostra vita possiamo trovarci davanti a situazioni che ci appaiono davvero difficili da affrontare. Ciò che dovremmo ricordare è che in questi momenti il nostro atteggiamento è determinante per trasformare la situazione in cui ci troviamo” 
(Silvia Baistrocchi)
Una serata emozionante e densa di spunti di riflessione, quella che abbiamo trascorso giovedì 20 aprile, in occasione del caminetto tenutosi al ristorante La Carabaccia. Come relatori, invitati dal nostro presidente Pino D’Aliesio, il medico di Medicina Generale Roberto Scaruffi, che ci ha presentato il libro  “Il potere della comunicazione tra medico e paziente”, e la moglie, la dott.ssa Silvia Baistrocchi, autrice di “Sclerosi multipla ti ho vinto così”.
Un volume, quello del dott. Scaruffi che affronta un tema importante e molto discusso, quello del rapporto medico-paziente spesso caratterizzato da una mancanza di empatia verso il malato, soprattutto sul piano emotivo.
“E’ un libro scritto con il cuore, che nasce dal desiderio di migliorarmi come medico. – spiega il dott. Scaruffi – Negli anni ho cercato di individuare gli errori che noi dottori facciamo nella nostra professione, naturalmente senza voler puntare il dito contro nessuno. In 10 capitoli ho cercato di riportare la figura del medico a un ‘confidente’, una persona che accoglie empaticamente il paziente. Il mio testo è una risposta alla medicina di oggi che pare essersi dimenticata della parte umana della professione, dell’ascolto attivo, della mano sulla spalla del paziente, come si usava una volta. Ma se un medico è distaccato come fa a curare una persona? Per me dobbiamo farci carico della sofferenza del paziente per fornirgli la migliore assistenza possibile”.
E un medico privo di sensibilità è quello che purtroppo a soli 20 anni ha incontrato la dott.ssa Silvia Baistrocchi; un dottore che senza mezzi termini sentenziò alla giovanissima Silvia che nel giro di pochi anni sarebbe finita in sedia a rotelle a causa della sua malattia, la Sclerosi multipla.
“Per vent’anni ho reagito chiudendomi nel mio mondo, non parlavo della mia malattia e le persone, fraintendendo, pensavano che io fossi forte. Ma a quella età come facevo a dire ai miei amici che avevo una malattia progressiva invalidante? Alla fine c’è stata tanta solitudine e l’unica persona che ho fatto entrare nel mio mondo è stato mio marito. Ma anche chi ti ama non sa come stare accanto al malato, il rischio è quello di tenerlo sotto una campana di vetro. La vita alla fine era diventata una lunga agonia”.
A quarant’anni Silvia tira fuori dal cassetto un grande sogno: nonostante il parere contrario dei medici, decide di avere un bambino. Nel 2008 nasce Chiara e per tre anni tutto sembra andare bene. Poi, una sera, la svolta, un episodio tragico; Silvia ha uno shock anafilattico e vive un’esperienza che lei stessa definisce di ‘pre-morte’.
“Mi sentivo leggera mentre scivolavo via dal mio corpo e dall’alto vedevo tutto. Una sensazione di gioia pura e pace assoluta. Gli infermieri andavano su e giù per la stanza cercando di riportarmi in vita ma io non capivo che senso avesse quell’accanimento. Vidi Roberto che mi implorava di non andarmene e poi mia figlia. E’ stato allora che ho capito che dovevo tornare. Da quel momento ho deciso di prendere davvero in mano la mia vita. Avevo capito che mi era stata data una seconda possibilità, non potevo sprecarla”.
Dopo questa esperienza sconvolgente Silvia promette alla figlia che con la sua storia le avrebbe insegnato che mai nessuno deve permettersi di dirci come sarà la nostra vita e tantomeno noi stessi.
“Ho cominciato a non pensare solo alla malattia ma a mia figlia, a me stessa, a volermi bene. E più curavo me stessa e più stavo bene, miglioravo nella malattia. Sono tornata a stare bene per dieci anni. Volevo tornare a vivere e ho colto tutte le occasioni che ho potuto. Ho ripreso in mano la mia vita e, nonostante tutto, continuo a cogliere tante opportunità, ho imparato a guardare le cose da un’altra prospettiva e ad amare la vita. E questo è il messaggio che voglio lasciarvi stasera”.
Oltre ad aver scritto il libro, Silvia Baistrocchi  ha aperto il canale YouTube “Silvia Baistrocchi” e la pagina Facebook “Più forte della sclerosi multipla”.

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