Sono passati quasi otto anni da quando sono diventato Presidente del Rotary Firenze Bisenzio. In realtà la mia esperienza era nata tanti anni prima, quando Vittorio Mangani Camilli mi chiese di fare il segretario nella Sua annata. Poi vi fu un inspiegabile lungo periodo di oblio fi no a quando un gruppo di amici nel settembre dell’anno 2007 scrisse alla Commissione dei Past President per indicare il mio nome per l’annata successiva.
Ho ancora quella lettera con ben sedici fi rme e la prima (e di questo sono contento e quasi mi commuovo nel leggere il testo) era di Pier Paolo Guidi, che ora purtroppo non fa più parte da qualche anno del nostro club.
Il Nostro Rotary è sempre stata una famiglia, anche se in qualche momento litigiosa, e per questo motivo feci allora un passo indietro, perché una altra socia chiese di volere fare il Presidente nell’anno 2008-2009.
Non mi pento della mia decisione, ma anzi sono contento, non solo perché Chi mi ha preceduto ha svolto con intelligenza ed amore il Suo ruolo, ma anche perché mi ha lasciato un club felice e fi ero dei Services, che aveva fatto con Lei.
Il mio motto nella serata del 2 luglio 2009 durante il passaggio della Campana e del Collare alla presenza di Franco Angotti, assistente del Governatore (in seguito divenne anche Lui Governatore) fu “fare cose serie divertendosi”.
E a quel motto tutti i soci si sono ispirati.
Tra i vari services del club e di quelli di Area Medicea in quello l’anno ricordo con particolare piacere quello dedicato alla Casa Diletta al Palagio (ospedale Anna Mayer), ove venivano ospitate le famiglie dei bambini colpiti da leucemie, da linfomi e da mieloma ovvero da varie patologie tumorali.
Ebbene insieme a Giuseppe Scarfì e a Raimondo Perodi Ginanni avemmo l’intuizione di fare un libro intitolato “FATTI DELLA STESSA PASTA giocando e leggendo con i soldatini”, ove mettemmo a disposizione insieme ad altri collezionisti e amici, i nostri giocattoli (soldatini e macchinine da collezione) e fumetti degli anni cinquanta e sessanta, che gelosamente avevamo tenuto.
Il libro, che ora è quasi introvabile non solo per la veste grafi ca e le foto curate da Agostino Barlacchi e Franco Paoletti, fu pubblicato in maniera splendida dalla Casa Editrice di Pietro Lombardi, altro nostro amico e socio.
Questa pubblicazione ha avuto negli anni una sempre maggiore pubblicità non solo in Italia, ma anche all’estero, in special modo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti anche grazie all’insostituibile aiuto di Sergio Bonelli, fi glio del papà di TEX, Gian Luigi. Sergio infatti non solo scrisse un bellissimo articolo nella prefazione della nostra opera, ma varie volte riportò nelle Sue pubblicazioni in edicola il nostro libro.
Siamo quindi riusciti a portare a termine con questa pubblicazione un duplice scopo: Ricordare i periodi felici della nostra giovinezza tramandando a fi gli e nipoti un periodo irripetibile, ove l’impegno di tanti artisti e artigiani ha rappresentato in maniera incomparabile la storia, e permettere al Rotary Firenze Bisenzio con i proventi (per altro copiosi) della pubblicazione di realizzare quel Service nei confronti di quei bambini e ragazzi, che sono stati meno fortunati di noi. È certo che in tutto questo la presenza di Maria Pia, mia moglie, e di Irene, mia fi glia, sono state indispensabili per portare a termine un anno, che è stato per altri aspetti pesante.
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