Raimondo Perodi Ginanni, è lui il colpevole che piano piano mi ha avvicinato al Rotary Club Firenze Bisenzio, e grazie a lui ho conosciuto tutti i soci che sarebbero diventati degli amici. Dunque grazie caro Raimondo per avermi fatto conoscere da vicino un mondo dove sia io che Anna ci siamo trovati subito molto bene.
Quando Anna e io entrammo nel Club eravamo leggermente spaesati, perché a parte Raimondo e pochi altri, non conoscevamo nessuno, e furono i coniugi Cocchi i primi a parlarci, a volerci al loro tavolo mettendoci subito a nostro agio. Il mio ingresso, insieme a Sergio Benevieri, fu benedetto dall’allora Presidente Carlo Morganti, grande farmacista e gran signore.
Il successivo Presidente Giuseppe Scarfì, famoso “tagliaossi”, mi volle nel suo consiglio, cominciai, perciò, a conoscere i meccanismi, i regolamenti e doveri di un Rotary serio, altruista ed estremamente generoso. Fu una bella annata. L’anno successivo grazie all’insistenza del Presidente Ambrosini fui nominato Prefetto. Per svolgere al meglio il mio compito chiesi aiuto a Diana, che da subito con grande disponibilità dispensò consigli e mi regalò il ‘Vademecum del Prefetto’. Anche quella fu una bella annata anche se faticosa perché Ambrosini mi teneva costantemente sull’attenti.
L’anno dopo con Diana Presidente ebbi l’incarico di aiuto Prefetto, dato che Patrizia Panconi da sola non ce la faceva, perché quella annata fu molto intensa di avvenimenti e grandi services. La presidenza di Delfi no mi vide ancora come Prefetto, annata altalenante con due dimissioni, ma portata a termine con grande tenacia. Sono stato Prefetto anche con Benfante, annata simpatica e canterina (da ricordare i simpatici interclub con i Lions). Tutti i Presidenti con cui ho collaborato, hanno operato sempre per il bene del Club e dei soci.
Mi è stato chiesto più volte di fare il Presidente, ma vuoi per il lavoro, vuoi per l’età, vuoi per il carattere non mi sento adatto a rivestire tale ruolo. Lasciatemi dire che per me e Anna i giovedì del Rotary sono un momento di piacere, nel quale incontrare amici, condividere idee, consigli e, perché no, anche semplici battute allegre. Vorrei ricordare i vari viaggi fatti dal Club che ci hanno maggiormente avvicinato, come Napoli e Parigi con Diana, Venezia con Rino, Matera e Berlino con Delfi no, Torino con Raimondo, Londra con Scarfì, Trapani con Benfante, la crociera nel Mediterraneo con Ambrosini e gli Stati Uniti con Sacchetti. Detto questo saluto e auguro ogni bene a tutti noi, a questo Club tanto bistrattato, ma allo stesso tempo da tutti noi molto amato.
Pietro Lombardi
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