Una famiglia rotariana e la mamma di Vittorio presidente del Rotaract

Sono cresciuta in una famiglia che considerava un privilegio l’appartenenza al Rotary. Mio padre era un rotariano del “Carrara e Massa” fi no dalla metà degli anni cinquanta.

All’epoca la selezione dei soci era molto puntuale, non più di due della stessa professione, ma con specializzazione diversa. Quindi erano relativamente pochi e molto selezionati. Mi ricordo, che quando i miei genitori si preparavano agli eventi istituzionali, presenza del Governatore, festa degli auguri e passaggio della campana, tutta la famiglia era in fermento ed aspettavamo curiosi il giorno dopo il racconto della serata. In particolare mi ricordo quando a mio padre fu riconosciuto il Paul Harris.

Fu un evento. Ci lesse e rilesse la relazione che avrebbe esposto il giorno dell’evento e ricordo, con affetto, l’emozione e l’orgoglio di ricevere questo riconoscimento, direi quasi come una medaglia al valore militare. Anch’io, quando mi fu chiesto di entrare nel Firenze Bisenzio ne fui emozionata ed orgogliosa. Ormai sono rotariana da quindici anni e sono compiaciuta che mio fi glio, Vittorio, sia entrato nel Rotaract ed abbia, quest’anno, svolto, con consapevolezza, la carica di Presidente del Rotaract. Vi posso dire che anche lui ne è orgoglioso e ho notato l’impegno e la serietà con cui ha svolto questo incarico. Certamente nella storia della mia famiglia il Rotary ed i suoi valori sono sempre stati un punto fermo.

Daniela Job

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