È stata una piacevolissima conviviale quella che il nostro Club ha organizzato il 26 ottobre, come di consueto presso Villa Viviani. Nostro gradito ospite Claudio Paolini, storico dell’arte – oltre che docente e responsabile presso la Soprintendenza di Firenze Pistoia e Prato, presidente scientifico per l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli, autore di moltissime pubblicazioni e tanto altro ancora – che ci ha illustrato la vita e il lavoro di Roberto Longhi e la storia della Fondazione a lui dedicata, di cui oggi è direttore scientifico.
“Sono molto contento che Claudio Paolini abbia accettato il nostro invito. Una persona con un curriculum eccezionale e che conosco da tanti anni. Devo confessare che anche grazie a lui, che è stato anche direttore scientifico di Palazzo Spinelli, ho approfondito la mia passione per l’arte”, ha commentato il Presidente Amodei presentando l’ospite.
“Roberto Longhi (1890-1970) è stato il più grande storico dell’arte italiano del Novecento. Dotato di una straordinaria capacità di memorizzazione, era in grado di riconoscere un pittore anche dal dettaglio più minuto di un quadro. – ci ha spiegato il Prof Paolini – Diventerà infatti consulente dei maggiori collezionisti europei e americani, senza però dimenticare di trasmettere la conoscenza della storia dell’arte agli italiani; è stato il primo a realizzare documentari sui grandi artisti e ha supportato la collana editoriale di successo ‘I Maestri del colore’ dei F.lli Fabbri. Allo studioso, tra le altre cose, dobbiamo la rivalutazione internazionale di Caravaggio”.
Nel 1939 Longhi si trasferisce a Firenze presso la dimora Il Tasso e, un mese prima di morire, scrive il testamento in cui esprime la volontà che ciò che lascia, un patrimonio di volumi (70mila), fotografie (70mila) e una prestigiosa collezione di opere d’arte (203 dipinti tra cui splendidi quadri di Caravaggio, Saraceni, Borgianni, Caracciolo, Elsheimer, Valentin, Baburen, Dughet, Passante, Preti, Stomer, Ghislandi, Ceruti, Morandi e Carrà), oltre ai suoi appunti di studio, rimanga unito all’interno della sua villa e che venga creata una fondazione ‘a beneficio delle giovani generazioni’.
“Dal 1970 a oggi la Fondazione favorisce lo sviluppo degli studi di storia dell’arte mantenendo viva l’eredità culturale e il metodo di Roberto Longhi, accoglie giovani borsisti e li segue nei loro progetti di ricerca. Mi auguro che presto sia possibile organizzare una visita organizzata per i soci del RC Firenze Lorenzo il Magnifico”, ha concluso Paolini.
Durante la serata abbiamo anche avuto il grande piacere di spillare le dottoresse Silvia Marchiani e Felicia Soviero che già da un po’ di tempo frequentano il nostro Club. Inoltre, il nostro Past President Pino D’Aliesio ha gentilmente donato a ciascun socio presente un libro fotografico dedicato ai service e agli eventi relativi alla sua annata di presidenza (2022-23).
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Roberto Longhi (1890 -1970)
Sintesi Biografia
Nasce nel 1890 ad Alba da una famiglia della piccola borghesia emiliana.
Si laurea nel 1911 discutendo una tesi sul Caravaggio. Si trasferisce poi a Roma, dove si diploma presso la Scuola di Perfezionamento in Storia dell’Arte sotto la guida di Adolfo Venturi, del quale divine collaboratore alla rivista “L’Arte”, da lui diretta.
A partire dal 1913 è insegnante presso i licei Tasso e Visconti di Roma.
Tra il 1920 e il 1922 Longhi intraprende un viaggio in Europa con il collezionista Alessandro Contini Bonacossi, esperienza che gli consente di visitare chiese, musei e collezioni del continente.
Dal 1922 insegna all’università di Roma. Gli scritti giovanili si concentrano su Caravaggio, artisti quattrocenteschi, oltre che su temi di critica militante, come la pittura e la scultura futurista.
Nel 1924 sposa la sua ex allieva Lucia Lopresti, storica dell’arte e scrittrice, nota con lo pseudonimo di Anna Banti.
Nel 1927 assume la direzione, con Emilio Cecchi, della rivista “Vita Artistica”. Insieme a lui fonda, l’anno successivo, il periodico “Pinacotheca”. Prosegue inoltre con le pubblicazioni: allo stesso anno risale infatti il “Piero Della Francesca”, monografia sull’artista.
Nel 1934 è docente a Bologna e i suoi corsi universitari suscitano un’ondata di entusiasmo; nasce la prima ‘scuola longhiana’ (tra i suoi allievi, Pasolini e Bassani).
Il 1939 è l’anno del trasferimento a Firenze e nel 1949 ottiene la cattedra in Storia dell’Arte all’Università del capoluogo toscano.
Nel 1950 fonda con la moglie la rivista di storia dell’arte e letteratura ‘Paragone’ e collabora anche con altre riviste. Gli anni ’50 sono quelli delle grandi mostre milanesi: Caravaggio e i caravaggeschi (1951), Pittori lombardi della realtà (1954), La pittura bolognese nel Trecento (1950), Arte lombarda dai Visconti agli Sforza (1958). Longhi fu pure critico dell’arte contemporanea, tenendo in particolare stima l’opera del pittore Giorgio Morandi. Numerosissime le pubblicazioni.
Muore a Firenze il 3 giugno 1970.
Si ringrazia la Fondazione Roberto Longhi per la concessione di alcune foto tratte dall’archivio Longhi.
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