Dal 16 al 18 febbraio Firenze ha ospitato la quarta edizione di tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale (Palazzo dei Congressi, ingresso libero e gratuito), organizzata da Archeologia Viva (Giunti Editore) con il patrocinio della Camera di Commercio di Firenze.
Circa cento espositori (con significative presenze straniere di Egitto, Marocco, Turchia, Cipro, Malta, Croazia, Ungheria…) hanno proposto itinerari culturali selezionati per un pubblico interessato a “vivere il passato in funzione del presente”; oltre duecento relatori nei trenta convegni in programma hanno affrontato i temi più attuali legati alla “lettura dell’umanità” dalle origini fino alle vicende del XX secolo.
Assegnato anche il prestigioso Premio “Riccardo Francovich”, dedicato alla memoria del grande archeologo medievista fiorentino. Ospite d’onore è stato Alberto Angela, ma notevole è la lista delle personalità della cultura presenti.
“tourismA 2018” ha aperto i suoi spazi anche a scuole e famiglie con sette laboratori didattici dove è stato possibile sperimentare la scheggiatura della pietra, l’accensione del fuoco, la scrittura geroglifica e quella cuneiforme, come si scava una sepoltura etrusca, come si realizza un mosaico.
Tra gli stand, molto visitato anche quello del Rotary International, presente con una delegazione che ha illustrato agli intervenuti, tutte le progettualità in essere e diffuso opuscoli informativi su i prossimi impegni dei club, anche a carattere cittadino.
Il presidente del Rotary Club Firenze Lorenzo il Magnifico, Sandro Sabia è intervenuto nell’auditorium principale esponendo al moltissimo pubblico presente, le principali finalità del Rotary, ed illustrando i principali services effettuati ed i prossimi in programmazione. Il Rotary ha condotto nello stand del congresso una campagna per la prevenzione del diabete facendo riempire questionari e distribuendo manifesti.Hanno partecipato 7 clubs dell’area Fiorentina coordinati dal Dr. Sandro Sabia Pres. del club Lorenzo il Magnifico
Successivamente è intervenuto anche il Prof. Sebastiano Tusa archeologo italiano, Sovrintendente del Mare della Regione Siciliana e professore di Paletnologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
L’argomento dell’intervento è stato “Popoli del Grande Verde” il mediterraneo al tempo dei faraoni, libro edito da Feltrinelli. La complessità e la vastità dell’area di riferimento ove essi agirono inibiscono una risposta univoca. La loro etnogenesi non è facile da definire sia per difficoltà oggettive di dare una connotazione geografica ai vari etnonimi che compaiono nelle fonti, sia perché, tranne che nel caso dei Filistei, assegnare una produzione ceramica o comunque materiale a un popolo è sempre un’operazione difficile e rischiosa.
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