Il 23 febbraio 2015 il Service Polioplus ha compiuto trent’anni. Alcuni credono ancora che il Rotary sia una specie di lobby di persone benestanti che si ritrovano intorno a un tavolo ben apparecchiato con tre o quattro calici in una succosa conviviale. Vero. Anche questo è un aspetto, inutile negarlo. Un paio di volte al mese i soci si riuniscono per conversare del più e del meno ma anche per ascoltare relatori di livello che affrontano i temi più disparati di attualità.
Nel 1993, James L. Bomar Jr., Presidente del Rotary International dell’annata raccontò come il fratello di uno dei bambini a cui aveva appena somministrato il vaccino lo avesse tirato per la giacca attirando la sua attenzione mentre gli diceva: “Grazie, grazie, Rotary”. Le prime gocce del vaccino da parte di Bomar Jr., segnarono il lancio uffi ciale dell’iniziativa nelle Filippine. Bomar, insieme a Enrique M. Garcia, il primo ministro della Sanità del Paese, fi rmò l’accordo di impegno fra il Rotary International e quel Governo ad intervenire congiuntamente per cinque anni con la vaccinazione di 6 milioni di bambini, con un investimento totale di circa 760.000 di dollari.
Dunque non soltanto conviviali ma soprattutto service. E il più emblematico e immenso, l’eradicazione quasi totale della poliomielite nel mondo. Dalla prima dose di vaccino, dall’introduzione della campagna PolioPlus del Rotary, il numero di casi è sceso di oltre il 99 percento, e il virus resta endemico solo in Afghanistan, Nigeria e Pakistan. Un successo quasi insperato il 23 febbraio del 1985, quando fu attivata la campagna. Prima dell’impresa a livello globale, già i singoli club provvedevano a combattere la malattia con fondi del Rotary a livello locale. Come nel 1979, soci del Rotary e delegati del Ministero della Sanità delle Filippine erano presenti durante la somministrazione del vaccino orale nel quartiere di Guadalupe Viejo di Manila.
Proprio dove in questi giorni c’è stato un ennesimo terribile attentato che sarebbe stato rivendicato da ISIS. Casualmente, ma fa rifl ettere sul bene e sul male, su quanto l’umanità ha facoltà di scegliere. Essendo l’uomo dotato di libero arbitrio. Sarebbe utile e opportuno inoltre che questo imponente Service fosse reso noto, come azione esemplare, a tutti coloro che in questi giorni sbraitano contro i vaccini, agli antivaccinisti che non si rendono conto del male che stanno provocando, con informazioni false fuorvianti e fuori controllo.
Ecco, questo evento epocale mi rende orgogliosa di avere contribuito per mano degli amici rotariani, essendo la consorte, come si usa dire pomposamente, di uno di questi, anche attraverso le risorse che ognuno di loro versa ogni anno alla Rotary Foundation.
Carlo fu invitato e presentato al Bisenzio Firenze dal carissimo amico Vittorio Mangani Camilli, all’epoca suo collega Consigliere del Quartiere uno Centro Storico di Firenze, vent’anni fa. Una decina d’anni dopo fu eletto Presidente e nell’annata 2005/2006, con la collaborazione dei Presidenti che lo avevano preceduto furono invertiti i nomi e diventò Firenze Bisenzio, dopo vari carteggi con i rappresentati del Rotary International Europeo con sede a Zurigo.
Ma, non paghi, che non ci si deve mai arrendere e accontentare, i soci hanno ottenuto sotto la Presidenza di Daniele Grieco insieme al lavoro costante di altri Presidenti e delle Commissioni, il nome attuale “Lorenzo il Magnifi co”.
Carla Ceretelli Morganti
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