Il 3 luglio 2024, presso Villa Olmi a Bagno a Ripoli, si è svolta la cerimonia ufficiale per la costituzione del nuovo Club Firenze Bisenzio Michelangelo, nato dalla fusione dei Rotaract Firenze Michelangelo e Firenze Bisenzio. Durante l’evento, gli attuali presidenti, Elisa Noferi e Sara Braccianti, hanno passato il collare al nuovo presidente eletto, Jacopo Barocchi.
Naturalmente a rappresentare il Rotary Club Firenze Lorenzo il Magnifico, Club padrino del Rotaract Firenze Bisenzio, era presente il nostro presidente Raoul Masini, oltre a numerosi soci.
“Sono molto contento in qualità di Presidente del RC Lorenzo il Magnifico, padrino del Rotaract Bisenzio, di aver assistito a questa fusione che rappresenta una opportunità di rilancio dell’attività svolta dei ragazzi del Rotaract. Noi saremo al loro fianco e li sosterremo, cercando di unire le forze anche con l’altro Club padrino RC Sesto Michelangelo, con lo scopo di aiutarli a crescere e a realizzare anche progetti condivisi”, ha dichiarato Masini.
Tra i presenti, Greta Martini, Rappresentante Distrettuale 23/24; Arrigo Rispoli, Presidente della Commissione Effettivo Rotary, in rappresentanza di Ferdinando Damiani, Governatore Rotary anno 2023/2024; Stefano Iaria, Presidente della Commissione Interna, in rappresentanza del RD 24/25; Francesco Gattai, RD Interact; Paola Del Mastio, Presidente della Commissione Azione Interna del Rotary 2024/2025; Rita Pelagotti, Assistente uscente Governatore area Medicea II; Anna Paola Capocchi, Past President Rotary Sesto Michelangelo; Luca Barretta, Presidente Rotary Sesto Michelangelo; Giulio Benevento, Delegato Rotary per Rotaract; Marco Carreras, Delegato Rotary per Rotaract; Chiara Tommasini, DZ 23/24 e Saverio Sacchetti, DZ 24/25.
Intervento di Sara Braccianti, Past President Rotaract Firenze Bisenzio
Sono le 20.00 del 3 luglio, a Villa Olmi è tutto pronto per un passaggio delle consegne per così dire “inusuale”. Vi starete chiedendo perché? I protagonisti sono i giovani del Rotaract Firenze Bisenzio e del Rotaract Firenze Sesto Michelangelo. La domanda che sorge spontanea è perché ci sono due Club protagonisti allo stesso passaggio? La storia è lunga ma molto bella da raccontare. E’ una storia di rinascita.
Tutto ruota intorno ad un termine che solitamente si usa in economia: “fusione”.
Il termine fusione molto spesso evoca un sentimento negativo, sembra richiamare un’atmosfera di crisi, ma la fusione però va a buon fine solo se le aziende condividono obiettivi, solo se si percepiscono come complementari. Ed è proprio la complementarietà e la condivisione di valori e ideali che sembra averci ispirato. Certo negare una crisi sarebbe surreale, quando ho accettato la sfida lo scorso luglio, sapevo che sarebbe stato un anno difficile, ma mai mi sono scoraggiata, ho cercato sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, come si suol dire, e in fondo sapevo che ci sarebbe stato il lieto fine.
Fare Rotaract non è un’occasione che si presenta a tutti, è un’opportunità che implica responsabilità e dedizione verso un mondo che molto spesso ci risulta invisibile, il mondo del terzo settore. Il Rotaract mi ha permesso di creare legami con persone che condividono la mia prospettiva di vedere il mondo, che condividono valori, ideali come i miei. Quando sono entrata a far parte di questa bellissima realtà sono stata subito attratta dall’atmosfera positiva che si respirava all’interno del mio Club, il Bisenzio. Siamo sempre stati prima amici che soci, abbiamo condiviso traguardi come dispiaceri. E il fatto che nel tempo vedessi spegnere sempre di più l’entusiasmo di fare Rotaract, di stare insieme, mi faceva stare male, ci faceva stare male. Quindi quando a un direttivo, conosco Elisa, la presidente del Rotaract Club Sesto, vedo la soluzione che stavo e stavamo cercando. Anche lei si ritrovava nella stessa condizione, tanto che in uno dei tanti discorsi, di getto pensiamo: ma perché non ci fondiamo?
Rompiamo gli schemi ma cerchiamo di ricreare la bella atmosfera che avevamo conosciuto, e ricreare anche quell’attrattività che avevamo perso da tempo. In realtà il Bisenzio e il Sesto da sempre sono stati legati: un legame fatto di collaborazioni, di condivisione di eventi; sicuramente da ricordare gli immancabili tornei di calcetto che organizzavamo a favore di diverse associazioni. Devo ringraziare sicuramente il Distretto che ci ha accompagnato nella difficile decisione ma che ci ha incoraggiato, appoggiandoci e dandoci una linea guida per arrivare alla creazione del nuovo Club Firenze Bisenzio Michelangelo. Le prospettive per il futuro, vi chiederete? Beh sicuramente la competenza del nuovo presidente appena eletto, Jacopo Barocchi, promette bene, la nostra positività ritrovata e tutti gli sforzi fatti, saranno ripagati con tanti service che cercheremo di raggiungere il prossimo anno.
Anche se quest’anno non ci siamo comunque tirati indietro, abbiamo collaborato con tante associazioni, tra cui “Ogni Giorno per Emma”, supportando la ricerca per una malattia neurodenerativa ereditaria rara, l’Atassia di Friederich, ma ci siamo anche mossi in favore di Contesto, altro ente del terzo settore che si occupa di creare una cultura di inclusione per bambini e ragazzi con disturbi psicomotori. Per non parlare delle numerose iniziative in favore di associazioni come ANT, Telethon, Po.Ha.Fi… Ma abbiamo collaborato anche con il Comune di Firenze per partecipare al progetto di piantumazione della città tramite una donazione, affinché si possa contribuire alla diminuzione di C02, che possiamo considerare il male del secolo.
Lascio il mio mandato con l’auspicio di un’annata all’insegna della positività, della produttività, con l’auspicio di fare Rotaract con la R maiuscola. Adesso siamo consapevoli della doppia responsabilità, in primis, il cammino intrapreso è solo all’inizio e quindi ci sarà sicuramente tanto lavoro da fare e che non vediamo l’ora di assolvere come nuovo Club, Firenze Bisenzio Michelangelo, ma anche le aspettative sono molto alte e non vogliamo di certo deludere.
Un saluto e buon Rotaract e Rotary a tutti,
Past President – Firenze Bisenzio,
Sara Braccianti
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