Attraverso la donazione di circa 1200 euro al Corteo storico della Repubblica Fiorentina da parte del RC Firenze Lorenzo Il Magnifico, due bellissime armature danneggiate dall’alluvione del 1966 – Sergente degli Otto di Guardia e Balia – potranno tornare a sfilare in occasione delle festività cittadine.
Ancora una volta il nostro Club, attraverso questa importante iniziativa, vuole ribadire il forte legame con la città di Firenze. Un rapporto con le tradizioni storiche fiorentine che esiste da sempre, come ha sottolineato per l’occasione il presidente Pino D’Aliesio. Ed è per questo che ogni anno il RC Firenze Lorenzo Il Magnifico promuove un service che riguarda il restauro dei costumi e delle bandiere delle Arti.
Alla presentazione, avvenuta in Palazzo Vecchio il 23 febbraio, sono intervenuti, oltre al direttore del Corteo, Filippo Giovannelli e al presidente del Calcio Storico Fiorentino e delegato del sindaco alle tradizioni popolari, Michele Pierguidi, il presidente Pino D’Aliesio e il past president Carlo Steinhauslin che, tra l’altro, ha colto l’occasione per ricordare l’anniversario della fondazione del Rotary International, avvenuta proprio il 23 febbraio 1905.
“Grazie a questo contributo è stato fatto un grandissimo lavoro di ripulitura delle parti di metallo ed eseguito un importante trattamento di protezione. Le armature potranno sfilare nelle prossime manifestazioni, la prima volta in occasione dello Scoppio del Carro, a Pasqua, e saranno poi utilizzate in tutte le occasioni nelle quali il Corteo è impegnato. Dobbiamo dire grazie al RC Firenze Lorenzo il Magnifico che, tra l’altro, ricordiamo, ha contribuito anche a ripristinare la festa cittadina di Sant’Anna”, ha spiegato Filippo Giovannelli.
“Queste armature sono un patrimonio unico ed è necessario provvedere a una manutenzione costante” – ha ribadito il presidente del Calcio Storico Fiorentino e delegato del sindaco alle tradizioni popolari, Michele Pierguidi.
- Armature – Le armature oggetto del restauro fanno parte di attrezzature databili tra i primi anni ‘30 del Novecento e gli anni ‘50, sono di proprietà del Comune di Firenze e marchiate con la sigla “CSF” e il giglio fiorentino. Si tratta di alcune armature che furono recuperate dai magazzini di piazza Santa Croce e di piazza Santa Maria Novella nei giorni successivi all’Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, al tempo incrostate di melma e fango, attaccate dalla ruggine e rese praticamente inservibili per le attività del Corteo Storico.
- Il restauro – Il restauro ha comportato un lavoro specializzato di completo smontaggio delle parti in cuoio, fibbie, snodi metallici, rivettature. Sono stati poi effettuati trattamenti delle parti metalliche; pulimentatura della lamina, asportando le parti rugginose e corrose; il ripristino delle parti mancanti, e la ricomposizione totale dopo un trattamento conservativo.
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