Conviviale con il dott. Latella: le nuove frontiere della chirurgia ortopedica

Il RC Firenze Lorenzo il Magnifico è stato recentemente onorato dall’illustre intervento del dottor Leonardo Latella, Chirurgo ortopedico di fama internazionale, specializzato in interventi di protesi di ginocchio e di anca. Questa interessante conviviale, che si è svolta il 18 aprile presso Villa Viviani, ha visto il dottor Latella guidare i presenti attraverso un viaggio nella storia delle tecniche ortopediche e nelle nuove tecnologie che hanno trasformato questo campo della medicina.

L’ortopedico ha condiviso con i soci la storia delle protesi ortopediche: dai primi tentativi rudimentali, ai progressi rivoluzionari degli ultimi decenni, la chirurgia protesica ha contribuito in modo significativo a migliorare la qualità della vita di milioni di individui.

“Nel corso dei secoli le protesi hanno subito notevoli miglioramenti. – ha spiegato l’ortopedico – Dai primi tentativi del dott. Glück, che ideò la protesi in avorio, ce ne furono molti altri, tutte soluzioni molto fantasiose ma sempre fallimentari. Bisognerà aspettare gli anni Quaranta per arrivare a una svolta, quando i dottori Moore e Thompson ebbero l’intuizione di creare uno stelo di metallo dotato di una testa di grandi dimensioni da inserire nel bacino. E poi, nel 1951 quando il dott. G.K. McKee Farrar sviluppò la protesi metallo su metallo. Solo negli anni Sessanta il dott. Charnley pose finalmente le basi per la moderna chirurgia protesica. Oltre a utilizzare il polietilene in sostituzione del teflon, pensò a ridurre ulteriormente le testine delle protesi giungendo progressivamente a un diametro ideale di circa 22 mm. Nacque così la prima protesi dell’anca, chiamata anche Protesi di Charnley”.

Il dottor Latella ha anche evidenziato i numerosi problemi riscontrati negli anni successivi all’introduzione della Protesi di Charnley.

“Negli anni Ottanta furono introdotte le prime protesi non cementate, tuttavia anch’esse soggette a fallimenti a causa di vari problemi come il design, la trasmissione dei carichi e il dolore. Inoltre, emersero altri disturbi correlati ai detriti metallici rilasciati dalle protesi, che provocavano infiammazioni e riassorbimento osseo”.

Oggi, grazie alla scoperta di nuovi materiali e al miglioramento del design, rimasto comunque simile a quello di Charley (stelo cementato), a impianti sempre più piccoli e moderni, sono state create protesi modulari, dotate di pezzi intercambiabili.

“Dal 2010 gli impianti sono in grado di dare ottimi risultati. Le protesi moderne sono ora in grado di offrire risultati eccezionali e una maggiore longevità”.

Infine il dott. Latella ha condiviso con i presenti la sua esperienza nel centro di eccellenza specializzato che ha aperto a Casalecchio Di Reno, vicino a Bologna. Qui esegue ogni anno circa 2000 interventi di protesi di ginocchio e di anca con l’ausilio di protocolli personalizzati, tecniche e strumenti all’avanguardia, tra cui progetti ingegneristici, e l’adozione del percorso Fast Track per permettere al paziente di alzarsi e camminare già poche ore dopo l’operazione.

“Ho voluto mettere al centro di tutto il paziente utilizzando anche un’Equipe multidisciplinare che ci consente di personalizzare tutto il suo percorso, dalla preparazione al decorso post operatorio”.

In conclusione, l’intervento del dottor Leonardo Latella al RC Firenze Lorenzo il Magnifico ha offerto una panoramica avvincente sulla storia delle protesi ortopediche e sulle nuove frontiere della chirurgia ortopedica. Il suo impegno e la sua dedizione sono un esempio luminoso del continuo progresso nella cura e nel trattamento delle patologie muscolo-scheletriche, che beneficiano la società nel suo complesso.

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