Quella di Assistente del Governatore è certamente un’esperienza estremamente importante e gratifi cante per un rotariano. Personalmente, fra l’altro, mi ha “costretto” a seguire praticamente tutte le riunioni distrettuali dandomi una visione più ampia del Rotary e soprattutto una visione più ravvicinata del team della governance distrettuale. Questa è formata soprattutto da PDG (Past District Governor) con un’età media discretamente elevata e con abbastanza tempo da dedicare al Rotary visto come adempimenti regolamentari e burocratici.
I PDG formano il Consiglio Consultivo, la Commissione per la nomina del Governatore e presiedono tutte le più importanti commissioni distrettuali; praticamente sempre le stesse persone che di anno in anno al massimo cambiano “sedia”. Questa la quota “fi ssa”.
La quota “variabile” è rappresentata dagli Assistenti, che durano in carica 1 anno, e dai componenti le commissioni e sottocommissioni, bacino variegato a cui si attinge per la scelta dei Governatori a seguire. Quindi è facile che in una siffatta compagine possano crearsi “correnti” e allignare inimicizie che trovano la loro estrinsecazione nella gestione di un “potere” che mal si ravvisa in quella che dovrebbe essere un’organizzazione di servizio. Naturalmente il Governatore per essere eletto ha bisogno di padrini che, una volta in carica, dovrà ricompensare ed a cui si appoggerà per portare avanti la sua annata. Questo forse aiuta a capire come poi possano crearsi problemi come quello che ha interessato il nostro Club. Questo in estrema sintesi il funzionamento del Distretto. In ultima analisi direi che il Rotary ha tutti i pregi ed i difetti delle grandi associazioni che hanno bisogno per funzionare di una struttura amministrativo burocratica elefantiaca.
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