Nella mattinata di sabato 24 maggio, il nostro socio Simone Rocca, guida turistica abilitata, ha condotto una splendida visita guidata al Giardino di Boboli, accompagnando un gruppo di Soci, parenti e amici. L’iniziativa è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione della Dott.ssa Eleonora Pecchioli, Storico dell’Arte e Presidente dell’Associazione Per Boboli, ente no-profit fondato nel 2003 dalla Dott.ssa Litta Maria Medri con l’obiettivo di contribuire alla conservazione e valorizzazione di questo straordinario patrimonio.
Guidati dalla Dott.ssa Pecchioli e affiancati dai volontari dell’Associazione, Delphine e Gilberto — definiti “amatori del verde” — abbiamo potuto ammirare le meraviglie del giardino, sia dal punto di vista artistico che botanico.
Realizzato a partire dal 1550 su progetto del Tribolo e fortemente voluto da Eleonora di Toledo, consorte del Duca Cosimo I de’ Medici, il Giardino di Boboli fu concepito come spazio ideale per la vita e gli svaghi all’aria aperta della famiglia granducale. I Medici ne curarono attentamente la sistemazione, dando vita a quel modello di giardino all’italiana che divenne esemplare in tutta Europa.
Oggi Boboli si presenta come un vero e proprio museo a cielo aperto: una vasta superficie verde suddivisa geometricamente, punteggiata di statue antiche e rinascimentali, fontane monumentali e affascinanti grotte. Tra queste, la celebre Grotta del Buontalenti, la Grotta di Madama, e spettacolari fontane come quella del Nettuno e dell’Oceano.
Nel tempo, anche i Lorena e successivamente i Savoia arricchirono e ampliarono l’assetto originario, estendendo il giardino fino alle antiche mura cittadine, in prossimità di Porta Romana.
Tra le tappe più suggestive della nostra visita, la Limonaia — costruita da Zanobi del Rosso alla fine del Settecento — ci ha accolto con un’esplosione di rose in fiore. Nei mesi freddi, la struttura ospita i numerosi vasi di limoni e agrumi che, in estate, vengono disposti attorno alla vasca dell’isola.
Abbiamo poi ammirato la Palazzina della Meridiana, che deve il nome alla meridiana realizzata alla fine del Seicento da Vincenzo Viviani, discepolo di Galileo Galilei. Nella zona dell’anfiteatro, abbiamo osservato una monumentale vasca di granito proveniente dalle Terme di Caracalla e un obelisco egizio in granito rosso, risalente al 1500 a.C.: è il monumento più antico in piedi oggi presente a Firenze. La visita è proseguita alla Grotta di Madama, costruita per volere di Eleonora di Toledo nella parte più fresca del giardino nascente, ancora oggi impreziosita da una moltitudine di varietà di rose.
Momento culminante dell’itinerario è stato l’ingresso nella Grotta del Buontalenti, con le sue straordinarie concrezioni spugnose simili a stalagmiti, le sculture del Giambologna (la fontana di Venere), quelle di Vincenzo de’ Rossi (Elena e Paride) e gli affreschi del Poccetti, che insieme creano un luogo magico e fuori dal tempo.
Abbiamo infine concluso il percorso lungo la spalliera degli agrumi, adiacente al corridoio Vasariano, con la celebre statua del Nano Morgante, giullare alla corte di Cosimo I, immortalato da Valerio Cioli nella celeberrima Fontana del Bacchino: un ritratto ironico e affettuoso che chiude in bellezza una visita di grande fascino, tra natura, storia e arte.
Testo di Simone Rocca
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