26 luglio, Firenze e il Rotary celebrano Sant’Anna

Il 26 luglio Firenze è tornata a celebrare Sant’Anna, co-patrona e protettrice della città. Una festa grandiosa che risale alla metà del Trecento ma che è stata ripristinata nel 1996 grazie ad un’iniziativa nata dal gruppo RC Bisenzio e oggi continua ad essere patrocinata grazie al nostro club, Firenze Lorenzo Il Magnifico.

Come ogni anno, insieme alle autorità cittadine e ai soci di altri RC, abbiamo sfilato lungo le strade del centro cittadino accompagnati dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, partendo dall’arengario di Palazzo Vecchio, percorrendo via Calzaiuoli fino al Duomo, dove al corteo si è unita anche l’autorità religiosa, e poi, proseguendo lungo via Roma, siamo giunti alla chiesa di San Carlo dei Lombardi dove ci ha accolto Mons. Vasco Giuliani per la consueta benedizione. La Chiesa di San Carlo tra l’altro conserva una grande tela di Matteo Rosselli, Gloria di San Carlo Borromeo (1616), che,  ci ha rammentato Mons. Giuliani, è stata restaurata grazie al contributo del nostro club.

Presenti alla manifestazione il Governatore del Distretto 2071, Fernando Damiani, alcuni soci dei RC Bisenzio Le Signe, Fiesole,  Firenze Sesto Michelangelo, Firenze Valdisieve e Firenze Nord,  oltre al Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani.

Una celebrazione, quella di Sant’Anna, che, come ci ha ricordato il Presidente del RC Firenze Lorenzo Il Magnifico Emanuele Amodei, nella città gigliata trae origine dalla cacciata di Gualtieri di Brienne che prese avvio proprio il 26 luglio 1343, a seguito di una sollevazione popolare. Nel 1342 infatti i governanti di Firenze, preoccupati per la crisi economica, stanchi della guerra con Pisa per il controllo di Lucca, decisero di affidare la città al nobile francese. Una volta ottenuto il potere, Brienne concluse la pace con i pisani, mise in atto una serie di riforme importanti ma impose anche drastiche misure economiche correttive.

“Le sue misure  furono molto efficaci per il risanamento della finanza fiorentina, messa in ginocchio dalla guerra con i pisani e dai fallimenti dei banchi Bardi e Peruzzi, tuttavia esse risultavano insostenibili ai mercanti locali. – ha spiegato Amodei – La mattina del 26 luglio gli oppositori del duca d’Atene finsero una zuffa nel Mercato Vecchio in modo da permettere la chiamata alle armi della popolazione e ne approfittarono invece per neutralizzare i suoi soldati e costringerlo a barricarsi nel Palazzo dei Priori”.

Minacciato di morte, Gualtieri di Brienne riuscì a fuggire dalla città il 26 luglio 1343 attraverso un passaggio segreto con uscita su via della Ninna. La sua ‘cacciata’ rimase un episodio mitologico nella storia cittadina e per ringraziare Sant’Anna le venne dedicata la chiesa di Orsanmichele e l’attuale chiesa di San Carlo dei Lombardi, la cui costruzione ebbe inizio nel 1349.

“Il valore simbolico di tale mitologico episodio tuttavia va ricercato nella fede cristiana e popolare che deve la liberazione della città dal tiranno all’intercessione di Sant’Anna madre di Maria alla quale è dedicata, insieme al marito Gioacchino, questa giornata speciale”, ha proseguito Amodei – Anna è tra le sante più venerate al mondo e sicuramente tra le più rappresentate nell’iconografia tradizionale.

A me piace ricordarla nel dipinto di Leonardo da Vinci, Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino (1510-1513) conservato nel Museo del Louvre di Parigi. Immagine iconografica bellissima in cui Gesù abbraccia l’agnello, simbolo del suo sacrificio, mentre Maria cerca di trattenerlo. Sant’Anna nella costruzione piramidale del dipinto emerge dall’alto rappresentando la Chiesa, l’ecclesia intesa come insieme di persone. Oggi il Rotary sta dimostrando questo, siamo un ‘insieme’ di persone unite dalla volontà di  mantenere le tradizioni popolari e religiose che ci appartengono, che ci fanno rivivere momenti importanti della nostra storia e soprattutto ci rendono consapevoli di quello che è un nostro grande desiderio: aiutare gli altri. Tutti noi sappiamo che il motto del Rotary è servire al di sopra dell’interesse personale e questo è quello che facciamo ogni giorno“, ha concluso il nostro Presidente.

“Noi rotariani dobbiamo essere di stimolo e di forza per i nostri giovani a farli crescere in quelli che sono le tradizioni, le origini della nostra storia, trasmettere i valori del Rotary, valori che affondano nel passato ma che guardano al futuro. Solo muovendoci su questa linea possiamo essere di servizio alle istituzioni civile e religiosa e mi auguro che nei prossimi anni tutti i rotary cittadini partecipino a questo evento così bello e importante”, ha dichiarato nel corso della cerimonia il Governatore del Distretto 2071, Fernando Damiani.