100 anni dell’Aeronautica, Conviviale con Susanne E.L. Probst

Un secolo di storia della nostra Aeronautica Militare è un evento unico che abbiamo deciso di celebrare il 16 novembre accogliendo come ospite Susanne Eugenie Louise Probst, storica dell’arte militare, Consigliera 67° Club Frecce Tricolori “Mario Naldini” Firenze e ASSOARMA sez. Firenze, che ci ha illustrato lo sviluppo di questa Istituzione soffermandosi soprattutto sulle suggestive tecniche di volo delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica più famosa al mondo.

“Questa Conviviale rappresenta un momento importante per il nostro Club che vuole associarsi alle molteplici celebrazioni per i cento anni dell’Aeronautica Militare. Con l’occasione rivolgiamo anche un omaggio alla Bandiera di Guerra della Forza Armata, emblema del sacrificio e del valore di coloro che hanno servito l’Italia con coraggio e abnegazione. – ha esordito il Presidente Emanuele Amodei. – Dalle origini del volo alla conquista dello spazio, dalle attività pionieristiche a quelle tecnologicamente più avanzate, attraverso gesta eroiche e la conquista di record e primati, l’Aeronautica Militare ha segnato le vicende del nostro Paese”.

Al tavolo presidenziale il nostro socio Fabio Braccianti, che ci ha presentato la dott.ssa Probst, e il Generale Nicola De Nicola che nel corso della la serata ci ha ricordato, attraverso numerosi aneddoti, che Firenze ha sempre avuto un ruolo importantissimo nella storia del volo militare.

“Tenete presente che in tutta la zona intorno a Novoli era sorto un complesso collegato rigorosamente con la struttura militare che si trova alle Cascine, dove ancora oggi c’è l’Istituto di formazione militare ‘Giulio Douhet’. Pensate anche alla toponomastica della città che  riporta spesso il nome di aviatori come Francesco Baracca, Carlo Del Prete e Alessandro Guidoni”, ha spiegato il Gen. De Nicola.

“Nel 1923 nasce questa importante Istituzione e, tra le due guerre, Firenze doveva essere il fulcro dell’Aeronautica. – ha proseguito la dott.ssa Probst.– Non a caso il simbolo dell’Aeronautica militare, il Pegaso alato, è anche quello della Regione Toscana. Inoltre non tutti sanno che in un hangar vicino a Firenze sono stati assemblati e collaudati numerosi dirigibili militari”.

La dott.ssa Probst ci ha anche spiegato che le Frecce Tricolori, gioiello dell’Aeronautica Militare Italiana, affondano le radici in un passato lontano e piuttosto glorioso.

“Nel 1930, all’Aeroporto di Udine-Campoformido, viene istituita la prima scuola di volo acrobatica con lo scopo di addestrare i piloti a compiere manovre complesse, utili in caso di combattimento. Dopo l’inevitabile parentesi della guerra nascono varie scuole acrobatiche con le rispettive pattuglie, alcune delle quali diventano famose in tutto il mondo, come i Diavoli Rossi e il Cavallino Rampante. Nel 1961, in seguito alla decisione dell’Aeronautica di creare un gruppo unico permanente per l’addestramento all’acrobazia aerea,  nasce la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), ovvero le Frecce Tricolori“.

I piloti delle Frecce Tricolori sono chiamati ‘pony’ a causa dei primi aeroplani della pattuglia provenienti dal 4° Stormo di Francesco Baracca che aveva come simbolo il cavallino rampante.

“I piloti devono essere selezionati e costantemente addestrati; con almeno 1000 ore di volo alle spalle. Con una flotta composta da dieci aerei, le Frecce Tricolori detengono il primato di essere la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo”.

Dalle evoluzioni serrate alle coreografie aeree arricchite dai disegni di fumo colorato (creato con olio di vaselina e pigmenti), ogni manovra delle Frecce Tricolori è un’opera d’arte che celebra la grandezza dell’Aeronautica Militare Italiana e un vanto per la nostra nazione.

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