Giovedì 10 dicembre 2020 il Rotary Club Lorenzo il Magnifico si è “ritrovato” virtualmente su Zoom per seguire le riflessioni di un cittadino americano sulle recenti elezioni statunitensi.
A intrattenere il Club, gli amici e i simpatizzanti intervenuti è stato il professor Jason Houston, attuale Dean (Direttore) della sede di Firenze della Gonzaga University. Il Professor Houston, ovviamente, è molto legato all’Italia e in particolare a Firenze e alla Toscana. Infatti è un cultore della Letteratura medievale italiana e in particolare delle “tre corone fiorentine” (Dante, Petrarca, Boccaccio).
Ma giovedì Jason ci ha intrattenuti con una sua riflessione su quelle che si possono definire le elezioni più controverse degli ultimi cento anni. Prima di parlarci di che cosa sia avvenuto in quel famoso secondo martedì dopo il primo lunedì dello scorso novembre, il Professore ha voluto spiegarci il sistema elettorale americano e in particolare ci ha detto che il prossimo Presidente degli Stati Uniti sarebbe stato proclamato lunedì 14 dicembre e sarebbe entrato in carica a mezzogiorno del prossimo 20 gennaio 2021 giurando fedeltà alla nazione e al suo popolo.
Questa particolare circostanza, unitamente alle altre riferiteci da Jason, ha creato stupore e disorientamento in quanto credevamo che il sistema democratico-elettorale americano decretasse immediatamente e inequivocabilmente il vincitore, visto che questo sistema elettorale è in vigore fin dalla nascita degli Stati Uniti d’America. Alla fine dell’intervento del Professor Jason, alcuni presenti hanno preso la parola per formulare domande anche di semplice curiosità e Jason ha spiegato a tutti noi la società americana che è indubbiamente diversa dalla società europea
Le tante diversità che contraddistinguono lo stile di vita fra i due aggregati occidentali si riflettono anche non solo nel sistema elettorale ma anche nel sistema legislativo, giudiziario ed esecutivo. Forse, così come il Professor Houston ha candidamente ammesso, il sistema sociale e quindi economico che ha dato sicurezza e prosperità a quel popolo è entrato in crisi ed oggi sembra non più essere l’adozione più efficace.
Tutti noi siamo rimasti “spiazzati” quando Jason ci ha detto che qualche anno or sono ha accolto volentieri la proposta di trasferirsi in Italia per assicurare prosperità e sicurezza alla sua giovane famiglia, condizione questa, che non poteva assicurare parimenti negli U.S.A.
A tutti noi sono velocemente tornate alla mente le immagini dei nostri connazionali che fino a pochi anni fa lasciavano la propria terra natia per andare a cercar fortuna al di là dell’oceano e la stragrande maggioranza di essi è riuscita nell’intento arricchendo la nazione che gli ha accolti e anche loro stessi e soprattutto i loro discendenti.
Tutti noi segretamente, senza avere il coraggio di dirlo espressamente, ci siamo chiesti: “ma è forse la Vecchia Europa ad essere la Nuova Terra Promessa?
testo di Stefano Sacchetti
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